Proteggiamo il Mediterraneo dalla pesca illegale
La pesca industriale contribuisce al degrado del Mediterraneo. Combattiamo la pesca distruttiva cominciando dalla piena tutela delle aree protette.
Le riserve marine, chiuse alla pesca, rigenerano le risorse del Mar Mediterraneo e sono presidi della sua biodiversità.
Firma oggi stesso le nostre petizioni: aiuterai il mare a rinascere.
Raggiungere al più presto gli obiettivi della strategia europea sulla biodiversità per il 2030 è fondamentale, in particolare per quanto riguarda la protezione del 30% delle acque europee.
In Italia sono state istituite diverse aree protette chiuse alla pesca a strascico per salvaguardare habitat e specie sensibili. Ma troppo spesso questo divieto di pesca non viene rispettato e la pesca a strascico continua ad essere praticata indisturbata.
Una gestione più efficace e tolleranza zero nei confronti della pesca illegale nelle aree di tutela
Al Governo italiano
È necessario intervenire con urgenza per eliminare la pesca a strascico dalle aree protette.
Nel 2006 l’Unione Europea ha introdotto nel Mediterraneo il divieto di strascico nelle aree Natura 2000 e nelle aree marine protette designate per tutelare alcuni habitat tra i più sensibili, quali le fanerogame marine gli habitat coralligeni e i letti di maërl (Regolamento EC 1967/2006 sulla pesca mediterranea).
Benché il divieto si estenda a tutta la superficie dei siti Natura 2000 e delle aree marine protette, istituite per la protezione di questi habitat, non viene ancora pienamente applicato e la pesca a strascico continua ad operare indisturbata in aree che prevedono la massima tutela da questo tipo di pesca
Dopo oltre 15 anni di inadempienza chiediamo l’intervento immediato del governo per garantire la piena tutela delle aree chiuse alla pesca a strascico.