Riserve marine per il Mediterraneo

Il Mar Mediterraneo è uno scrigno di biodiversità. Con un’estensione marginale rispetto a quella degli oceani (solo lo 0,8%), esso ospita circa il 7,5% delle specie marine.

Sottoposto a vari tipi di stress dovuti alla crisi climatica, all’inquinamento e, soprattutto, alla pesca intensiva, il nostro mare oggi si sta impoverendo. Gli effetti combinati di tali impatti stanno causando profondi cambiamenti agli ecosistemi dell’intero bacino, al depauperamento delle sue risorse e all’estinzione di diverse specie. Molte specie endemiche del Mediterraneo rischiano di estinguersi entro la fine del secolo dal Mare Nostrum, se non verranno prese urgentemente misure di conservazione. 

Tra queste l'istituzione di nuove grandi riserve marine pienamente tutelate, per contribuire alla rigenerazione del mare e delle sue specie anche nelle acque più profonde.

Gli ecosistemi marini di profondità coprono oltre il 65% della superficie del Pianeta, ospitano il 95% della biosfera globale e quasi 3.ooo specie, la maggior parte della quali ancora sconosciute. 

Gli habitat di profondità come le comunità di coralli o i giardini di spugne forniscono un substrato su cui crescono e trovano rifugio molte altre specie, ma non solo. Influenzano anche il funzionamento oceanico e offrono servizi fondamentali per il pianeta, come il sequestro di CO2.

Generalmente le specie profonde hanno tassi di crescita lenti e maturano tardi e, a causa del progressivo esaurimento degli stock ittici che ora spingono le attività di pesca verso acque sempre più profonde, sono drammaticamente a rischio. Secondo una recente analisi del Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici delle Nazioni Unite (IPCC), sono oltre 30 le specie endemiche del Mediterraneo che rischiamo di perdere entro la fine del secolo.

Tra le specie a rischio nel nostro mare ce ne sono di iconiche, come il diavolo di mare e il delfino comune.

La strategia dell'UE sulla biodiversità ha posto tra i suoi obiettivi principali, la tutela del 30% dei mari europei entro il 2030.

Per il Mediterraneo, mare più sovrasfruttato al mondo, questo obiettivo deve essere raggiunto con determinazione.

Solo così si potrà fermare la perdita di biodiversità, consentire il recupero di specie e habitat e aumentare la resilienza climatica.

Per questo chiediamo l'istituzione di una vasta rete di riserve marine per tutelare gli ecosistemi e le specie vulnerabili del nostro mare.