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Specie VULNERABILI 

Proteggiamo 
la vita del nostro mare

I grandi predatori del Mediterraneo sono in pericolo

Stiamo perdendo specie vulnerabili del Mediterraneo a causa delle attività umane.

La drastica riduzione dei grandi predatori come squali, delfini e foche, e la distruzione di specie strutturanti, cioè in grado di creare habitat per loro fondamentali sono solo alcuni tra i danni della sovrapesca, dei cambiamenti climatici e dell’inquinamento.

Gli squali crescono lentamente, maturano tardi e hanno un basso potenziale riproduttivo. Per questo sono considerate delle specie vulnerabili alla pesca e alla perdita di habitat.

Nell’ultimo secolo abbiamo perso 13 specie di squali e razze

Questo è avvenuto principalmente nel Mediterraneo occidentale e nell’Adriatico.

Il 50% delle specie di squali e razze del Mediterraneo sono a rischio di estinzione.

Nonostante il divieto di pesca e commercializzazione, introdotto nel Mediterraneo per 24 specie vulnerabili di squali e razze, sono ancora troppe le catture illegali.

L' ANGUILLA EUROPEA E' A RISCHIO 
ESTINZIONE

Una specie enigmatica vicina al collasso

L’anguilla europea (Anguilla anguilla) è una delle specie marine più enigmatiche del Pianeta e vari aspetti del suo ciclo vitale rimangono ancora avvolti dal mistero. Soggetta a molteplici impatti, dalla pesca alla perdita e degrado degli habitat, la sua popolazione è  diminuita del 95%.

MedReAct promuove a livello mediterraneo il recupero di questa specie, attraverso un divieto immediato della pesca all’anguilla.

L’anguilla europea (Anguilla anguilla) è una delle specie marine più enigmatiche del Pianeta e vari aspetti del suo ciclo vitale rimangono ancora avvolti dal mistero. Soggetta a molteplici impatti, dalla pesca alla perdita e degrado degli habitat, la sua popolazione è diminuita del 95%.

MedReAct promuove a livello mediterraneo il recupero di questa specie, attraverso un divieto immediato della pesca all’anguilla.

SCOPRI L'ANGUILLA

FRA del delta dell’Ebro

Quest’area importantissima per l’accrescimento e la riproduzione di specie commerciali, ospita habitat vulnerabili, come il corallo bamboo e diverse specie di pennatula. L’istituzione di una FRA al largo del Delta dell’Ebro potrebbe contribuire al recupero di stock ittici come il nasello, in una zona in cui i tassi di sovrasfruttamento sono tra i più alti di tutto il Mediterraneo.

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FRA del Golfo del Leone

la zona centrale del Golfo del Leone è una delle aree più produttive e ricche di biodiversità del Mediterraneo occidentale. Inoltre, i fondali al largo del Golfo del Leone recentemente sono stati identificati come una delle zone prioritarie per la conservazione degli ambienti profondi del Mediterraneo.

Nel 2022 MedReAct ha proposto la creazione di una nuova FRA nel Golfo del Leone, area ricca di ecosistemi e specie vulnerabili come i coralli di profondità, capodogli e squali.

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