Adriatico Meridionale: proposta di istituzione di un'area di restrizione alla pesca per proteggere gli ecosistemi marini
Roma, 14 maggio 2018 - Sono 17 le organizzazioni europee e adriatiche, in rappresentanza di migliaia di cittadini, che hanno rivolto un appello all’Italia, Croazia, Slovenia e alla Commissione europea, per la tutela degli ecosistemi marini vulnerabili e delle zone di ripopolamento e accrescimento degli stock ittici nella Fossa dell’Adriatico meridionale attraverso l’istituzione di Aree di Restrizione alla Pesca.
L’Adriatico Meridionale ospita comunità di coralli bianchi e aggregazioni imponenti di spugne nelle acque profonde. In questa zona si trovano anche habitats importanti per le balene di Cuvier e grandi presenze di altra megafauna come la manta gigante, stenelle e tartarughe. L’Adriatico meridionale è anche caratterizzato da zooplankton di mare aperto, noto anche come krill, e habitats di profondità con un’elevata ricchezza di invertebrati marini.
Nel versante sud-occidentale si trovano siti caratterizzati da comunità di coralli profondi collegate a quelle di Santa Maria di Leuca, nel Mar Ionio, che nel 2006 vennero tutelate attraverso l’istituzione di una Area di Restrizione alla Pesca da parte della Commissione Generale per la Pesca nel Mediterraneo (CGPM).
La Fossa dell’Adriatico Meridionale ospita infine, importanti habitat per stock ittici commerciali fortemente sofrastruttati in Adriatico, quali i gamberi di profondità, il nasello e il gattuccio.
Secondo l’organizzazione MedReAct che ha promosso questa azione, “L’Adriatico ha sofferto per decenni di un prelievo sconsiderato della sue risorse, alcune delle quali rischiano il collasso. La tutela di ecosistemi vulnerabili marini e delle zone di riproduzione e accrescimento di stock fortemente sovrasfruttati può contribuire al loro recupero e alla sostenibilità della stessa pesca oggi fortemente in crisi.”
Ufficio stampa MedReAct
Michela Mazzali
mic.mazzali@gmail.com
mob: +39.348.2652565