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Comunicato Stampa

Consiglio UE pesca: MEDREACT chiede fine sovrapesca, tutela ecosistemi di profondità e riqualificazione settore ittico.

Tempo di lettura: 2 minuti

Bruxelles, 11 dicembre 2025 - Oggi e domani  si riunirà a Bruxelles il Consiglio Agricoltura e Pesca (AgriFish)  per definire le nuove opportunità di pesca per il  2026 e misure di ricostituzione degli stock ittici nel Mediterraneo.

L’ultimo rapporto della Commissione Generale della Pesca nel Mediterraneo  ha confermato che le misure adottate negli ultimi anni per contrastare il prelievo eccessivo delle risorse ittiche stanno dando risultati. Il tasso di sovrasfruttamento è calato dall’87% del 2013 al 52% del 2024.

Eppure nel Mediterraneo occidentale permane ancora una situazione critica  per 11 stocks, alcuni dei quali come scampo e nasello sono molto vicini o hanno oltrepassato livelli critici, al di sotto dei quali la  probabilità di riproduzione è pericolosamente compromessa.

Ad esempio, nelle acque  settentrionali della Spagna la biomassa dei riproduttori di  scampo ha raggiunto nel 2024 i livelli più bassi mai registrati,, a fronte di  un impatto della pesca sullo stock in aumento negli ultimi quattro anni. Stessa situazione nelle acque intorno alla Sardegna, dove lo scampo è in grave sofferenza e l’impatto della pesca sullo stock continua ad aumentare.

Mentre lo stato del nasello in Mar Adriatico migliora, grazie alla riduzione dello sforzo di pesca e all’introduzione di zone di tutela chiuse allo strascico,  nelle acque francesi e spagnole gli stock di questa specie sono  sono ormai considerati al collasso.

Sulla base degli ultimi pareri  del Comitato Scientifico, Tecnico ed Economico sulla Pesca  (STEFC),  la Commissione Europea  ha quindi proposto ad Agrifish  un mix bilanciato di interventi che consentiranno all’Italia, Francia e Spagna  di applicare nel Mediterraneo occidentale misure correttive per ridurre la sovrapesca e un meccanismo di compensazione per  incoraggiare le pesca a strascico a diventare più selettiva ed evitare di pescare in zone importanti per la riproduzione e accrescimento di specie ittiche commerciali.

In particolare viene offerta agli Stati membri la possibilità di chiudere la pesca ai gamberi oltre i 600 metri di profondità, o quella agli scampi  in almeno il 10% del Tirreno, del Mar Ligure e delle acque settentrionali della Spagna  tra  300 e i 600 m di profondità, a fronte di misure compensative che consentirebbero di recuperare e riassegnare al settore giornate di pesca.

La Commissione Europea propone anche di introdurre nel Mediterraneo occidentale  il divieto dello strascico con le reti gemelle, una pratica che aumenta la potenza distruttiva di questa pratica, già osteggiata in passato dalle marinerie del Tirreno e più recentemente anche da quella di Ancona.

MedReAct ritiene  che la proposta della Commissione europea possa  migliorare lo stato di salute delle risorse ittiche e  invita  Italia, Spagna e Francia  a sostenerla.  Solo attraverso la tutela degli ecosistemi vulnerabili, la lotta alla sovrapesca e la  riqualificazione del settore verso tecniche di pesca  meno distruttive , si potrà  offrire un futuro al nostro mare e alle comunità che dipendono da esso.

Contatti: Domitilla Senni, + 39 349 8225483 domitilla.senni@medreact.org - www.medreact.org

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