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Comunicato Stampa

Il presidente della commissione ambiente della camera presenta una interrogazione parlamentare sulla tutela della Fossa di Pomo in Adriatico

Tempo di lettura: 3 minuti

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14413 presentato da REALACCI Ermete
testo di Giovedì 6 ottobre 2016, seduta n. 687
REALACCI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
la zona di tutela biologica (ZTB) della Fossa di Pomo è stata istituita con decreto del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali del 16 giugno 1998 per tutelare le più importanti nursery del nasello e degli scampi del Mare Adriatico, attraverso il divieto di pesca a strascico e altri tipi di pesca distruttivi;
nel 2003 tale divieto nella ZTB è stato abrogato, immotivatamente, lasciando la zona senza alcuna tutela. Successivamente, il Ministero con decreto del 22 gennaio 2009 ha vietato per tutto l'anno la pesca del novellame e la pesca professionale e sportiva in tutte le zone di tutela biologica;
nel 2011 il piano di gestione nazionale sullo strascico in Adriatico centrosettentrionale, ha espressamente ribadito il divieto di pesca a strascico nella ZTB della Fossa di Pomo;
la Fossa di Pomo/Jabuka è riconosciuta come la più importante nursery di naselli del Mar Adriatico e la più importante nursery di scampi del bacino Mediterraneo e tali specie hanno un alto valore commerciale per la pesca italiana;
le ultime valutazioni scientifiche dell'Unione europea rivelano che gli stock ittici dell'Adriatico sono in drammatico e costante declino a causa dell'eccessivo sforzo di pesca, in particolare quelli di nasello e scampi;
il decreto ministeriale 3 luglio 2015 sull’«arresto temporaneo obbligatorio – annualità 2015» ha esteso il divieto di strascico oltre la ZTB per meglio tutelare la risorsa biologica nella Fossa di Pomo e introdotto per un anno misure di attuazione di tale divieto;
queste ultime misure sono state prorogate sino al 16 ottobre 2016, con decreto del Sottosegretario di Stato del 20 luglio 2016 a firma dell'On. Giuseppe Castiglione;
risulta che nella ZTB della Fossa di Pomo tra il 2012 e il 2014 vi sia stata una continua attività di pesca e dal luglio 2015 numerosi pescherecci sono stati sanzionati per attività di strascico, nonostante la vigenza del divieto di pesca;
secondo quanto si apprende da un appello lanciato dalle maggiori associazioni ambientaliste quali Legambiente, Marevivo, Greenpeace, MedReact, il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali sarebbe intenzionato a lasciar decadere quanto previsto dal citato decreto del 2015, ovvero le norme di attuazione del divieto assoluto di pesca a strascico nell'area individuata come Fossa di Pomo;
la chiusura alla pesca della Fossa di Pomo per la tutela di aree importantissime per la ricostituzione di stock si inquadra da un lato nel contesto generale della crisi delle risorse alieutiche del Mare Adriatico e del Mediterraneo tutto e, dall'altro, in un rinnovato slancio della cooperazione tra Italia e Croazia, che è la premessa necessaria alla ricostruzione degli stock ittici dell'area –:
se il Ministro sia a conoscenza che si sono verificati vari e gravi casi di pesca illegale che mettono a rischio il potenziale recupero degli stock di nasello e scampi e quali iniziative abbiano intrapreso gli organi di controllo per far rispettare il divieto di pesca nella ZTB dal 2009 e della pesca a strascico nell'area individuata dai decreti del 3 luglio 2015 e del 20 luglio 2016;
se il Ministro ritenga opportuno applicare e finalmente rendere definitivo il divieto di pesca a strascico nell'area della Fossa di Pomo individuata dal decreto del 3 luglio 2015, stante il fatto che l'Adriatico centro-settentrionale è una delle zone più importanti per il settore della pesca nazionale, ove lo sfruttamento del nasello e degli scampi è ben oltre la soglia di sostenibilità;
se il Ministro intenda estendere il divieto di pesca anche ai palangari, le cui attività nella Fossa di Pomo sono fortemente aumentate dal luglio 2015 a danno dei riproduttori di nasello;
nella base di quale criterio scientifico si giustifichi la ripresa della pesca demersale nella Fossa di Pomo, la più importante area di nursery di specie ad alto valore per il futuro della pesca in Adriatico;
come si intenda raggiungere entro il 2020 l'obiettivo previsto dalla politica comune della pesca del rendimento massimo sostenibile per la pesca demersale di stock fortemente in declino e soggetti alla pesca eccessiva in Adriatico. (4-14413)

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